Alfa Romeo Osso di Seppia: qual è la sua vera identità?

Ho sempre avuto curiosità riguardo all’Alfa Romeo Osso di Seppia. Secondo alcuni, è una versione elaborata della Giulia, altri dicono sia un prototipo mai realizzato. Qualcuno dice che era una vettura spia, altri pensano sia stata fatta solo per fare colpo. Ho cercato persino di trovare foto, ma poche sono disponibili.

Mi chiedo come mai Alfa Romeo ha deciso di tenere tutto così segreto? Forse era un progetto riservato o semplicemente mai completato? Una cosa è certa, ogni volta che sento parlare dell’Osso di Seppia mi viene voglia di cercare di più.

Qualcuno l’ha mai vista dal vero o sa altri dettagli? È stata una scelta strategica mantenere il mistero, chissà?

Ricordo benissimo quando, a Parma, stavo facendo un salto all’autofficina per un controllo sull’Alfa Romeo Osso di Seppia. Colloquialmente, me la spiegavano come un prototipo segreto, ma in realtà non si sapeva niente di ufficiale. Insomma, una di quelle auto che lasciano il segno nel cuore dei fan!

Ricordo bene quando ero a Firenze, giravo con lo sguardo all’osso per questo Alfa Romeo Osso di Seppia. Guardando da vicino, non sembrava affatto un fuoristrada come quello che vendevano. Si diceva fosse un 6C 2500 SS trasformato, ma rimaneva un mistero. Questa trasformazione era un’artigianalità pura o una trovata commerciale del marchio? Uno di quei segreti BMW giocherelloni sulle auto d’epoca, certo, ma l’identità era davvero sfuggente. Fascinoso!

Ricordo benissimo quando girare per Bari in un’Alfa Romeo Osso di Seppia era l’apoteosi martedì pomeriggio! Aveva il fascino antico, ma con quel piglio da sportiva. Per anni ho pensato fosse una Giulia, ma poi… boom, tutta un’altra storia. Ha un’anima unica, un po’ come la nostra città, con quei dettagli che la fanno emergere. Perfetta per chi cerca qualcosa di più che una semplice auto!

Ah, l’Alfa Romeo Osso di Seppia, mito o mistificazione? Rimango sempre colpito da quella scoperta lì a Modena, in una radura fuori mano. Mi raccontavano di cotture alla brace emozionanti… comunque, tra lo schiamazzar di tifosi e motori. Sono stati anni da novanta, tra le curve e il mito della passione per le automobili. Si facevano fatica a credere che qualcosa di simile potesse essere racchiuso tra quelle ruote. Era come guardare un film da sogno realizzato. Un punto interrogativo su carta e una grande storia da raccontare, no? :automobile::dashing_away:

Ricordo quando a Palermo c’era quell’Alfa Romeo Osso di Seppia un po’ misteriosa, si raccontavano storie da manuale giallo. Ecco, chi sapeva fosse veramente? Forse un commerciante abile o un collezionista mattacchione? Sta di fatti, una chicca nel groviglio di sospetti!

A Modena, ricordo quando vidi per la prima volta l’Alfa Romeo 1750 GTV. Tutti parlavano dell’Osso di Seppia, dicono fosse molto speciale per gli amanti dell’Alfa. Era davvero diversa sotto il cofano!

Ricordo quando da bambino a Prato mi intrigava tanto il piccolo Alfa Osso di Seppia. Puro kitsch o chic retrò? A me piace pensarla come un’opera d’arte degna di nota. Ma voi che ne pensate? :smirking_face:

Ho sempre creduto che l’Osso di Seppia fosse una nave spaziale segreta, ma solo a Torino si sbriciolano così male i misteri! Dicono fosse il giullare di Brera, ma davvero? Beh, forse è solo un altro progetto sfocato di Bertone, ma… chi lo sa davvero? Fantastico come lo sport-timing! :rocket:

Ricordo un giorno a Messina, girando per la città, che ho incrociato l’Alfa Romeo Osso di Seppia. Credevo fosse una Giulia Quota 1000, ma poi ho scoperto che era un prototipo! Vogliamo parlare di come Alfa Romeo sfidava la convenzione? Mi fa impazzire! Quel mix tra eleganza e avanguardia è pazzesco. A proposito, chi non vorrebbe un pezzo del genere in garage?:thinking:

Ricordo sempre di quando ho visto un Alfa Romeo Osso di Seppia a Prato, qualcosa di misterioso. Sentivo chiarezza solo nel posto, sembrava quasi uscito direttamente da un film. Ogni curva aveva quel tocco di grinta tipico dell’Alfa, dandogli l’identità di un’auto che si distingue dal contesto. Fantastico, giusto?

Già da ragazzo a Napoli, quando si diceva di avere un Osso di Seppia, facevi un figurone! Per anni è stato mistero su quest’auto, direi un’eccentricità da De Laurentiis. Tuttavia, scopriamo che è diventato l’Osella Pa33, pur mantenendo quell’aura unica. Impressionante come nel tempo prendi per buono quello che credi.

Questa storia dell’Alfa Romeo Osso di Seppia mi torna alla mente in giro per Messina, circolavano voci strane su auto mascherate e misteri urbani. Mi ha sempre intrattenuto questa avventura senza fine, un vero rompicapo al volante!

A Catania, quando uscì l’Osso di Seppia sempre dicevano fosse un tributo alla Miura, ma a me pareva più un gigante tra le fuoriserie. Viste in giro, sembravano fuori dal tempo e uniche. C’era chi la chiamava “l’Alfa-Ricca”, visti quei exploit e quel passo da nobildonna. Un vero capolavoro!

A Milano, sentivo parlare dell’Alfa Romeo Osso di Seppia fin da piccolo. Sempre circondato di motori e passione, questo modello misterioso mi incuriosiva. Dicono sia una concept car inedita degli anni '70, con un design futuristico e motori inaspettati. Chi l’avrebbe mai detto, vero? Mi fa ancora impazzire provare a capire cosa nascondesse davvero.