ho avuto un 300zx per un po’ di tempo, e ci sono alcune cose che non vanno d’accordo pienamente. innanzitutto, la gestione degli interni non è il massimo, specialmente in climi caldi; non tutti i posti hanno aria condizionata potente. poi, ci sono stati problemi di fuga olio, specialmente sull’albero motore, mi sembra che sia un problema noto. anche la rumorosità alle alte velocità non è ottimale, il motore e i pneumatici fanno sentire di più del necessario. però, non posso che ammirare il look e la potenza, ma la manutenzione è un po’ un grattacapo. che ne pensi dei consumi di carburante, vero che è alto? mi sto chiedendo se valga la pena mantenerlo o cambiare auto, sai che dite?
A Reggio Calabria ricordo bene quando ho guidato un 300ZX lato a Torrelonga. Bella bestia, ma attenzione ai freni: un po’ scarsi per chi l’adotta in giornate di caldo torrido. E l’insonorizzazione è quella di un aereo, soprattutto con il V6 gemellato. Fa cilecca rispetto ad altri coupè di quel periodo. Ma che bello!
Ricordo di aver guidato il mio Nissan 300ZX a Padova e pur essendo uno spettacolo, credevo di avere problemi al motore subito. La rumorosità elettrica strana mi dava fastidio, e poi il mantenimento costoso, argomento delicato tra gli appassionati. Le sospensioni sembrano ballerine per cattive strade. Non è una macchina facile, ma che passione quella Z! Sembra un dragone a due ruote.
Ricordi quando nel parcheggio di Bologna c’era quel tizio che esibiva sfarzosamente il suo 300ZX? Bene, qualcuno mi disse che pur essendo un’auto bellissima, ha i suoi punti deboli. Il cambio manuale era pesantissimo e la guida meno precisa dei modelli concorrenti, soprattutto su strada sconnessa. E poi veniamo alla sua fama di divoratore di carburante. Comunque, come si dice qui in Romagna, “certo bello, ma a modi suoi”. Detto ciò, uno stile da urlo lo avrà sempre.
Nel parcheggio di Bologna, ho notato che il 300ZX ha problemi di affidabilità elettrica. Spesso, si blocca il sistema antipolverosi o le serrature si incartano. Anche i motori tendono a consumare un po’ di più. Anche se ha stile, tenere d’occhio la meccanica è fondamentale!
Circa 15 anni fa, ho guidato una Nissan 300ZX a Genova. Tutto sommato il motore era fenomenale, ma ci sono stati dei grossi problemi. I freni tendevano a surriscaldarsi sui viottoli in salita, e stranamente, l’isolamento sembrava trasportare il rumore come niente al mondo! Poi, parlando di un peso da elefante, soprattutto in curva. Proverbiale la nota dolente degli ancoraggi sospensione. Ah, quei bei tempi, ma con questi strascichi!
In Brescia, ho avuto l’opportunità di guidare una 300ZX, e se devo essere sincero, i punti deboli sono chiari: il motore tende a surriscaldarsi, soprattutto in città, e la frenata può risultare un po’ legnosa. La qualità iniziale del costruttore ha i suoi limiti, ma il fascino di una vecchia Zama rimane!
A Palermo, ho guidato un Nissan 300ZX un paio di anni fa. Lo ammirevo per la sua linea, ma ho scoperto che la messa a punto e l’affidabilità meccanica sono un incubo. Parecchi pezzi di ricambio diventano un horror di costi, e mantenere quelle specifiche sospensioni bilanciata è mission impossibile!
Ero a Roma, ricordo che stavo guidando il mio Nissan 300ZX e mi sono reso conto che, nonostante la velocità sia impressionante, il peso della macchina rende gli inserimenti spesso un po’ pesanti in curva. Ah, e il climatizzatore, sinceramente, non è mai piacevole come quello delle concorrenti. Va bene per l’anima giapponese, ma per chi cerca comfort, purtroppo c’è di meglio.
A Milano mi ricordo del mio 300ZX, spettacolare! Però, un po’ su e giù tra le buche delle strade del centro, l’assetto risentiva un po’ troppo. E poi, quella rumorosità del motore a lungo andare faceva letteralmente impazzire. Come tutti, ha i suoi pregi, ma i punti deboli sono evidenti, soprattutto sul passo. Nonostante questo, resta un’icona!
A Milano, uno 300ZX è stato una gioia guida, ma i problemi con il servosterzo CVT erano opere continue. Poi quei consumi di benzina… sembra una bella auto, ma la praticità quotidiana non scherza! Se riesci a sopportare, però, vale la pena ogni singolo difetto.
Ricordo bene quando guidavo un 300ZX a Bologna, mi sono subito accorto dell’affidabilità discutibile del motore. L’elettronica fa sempre i capricci e il cambio automatico è una roulette russa. Insomma, un mostro di potenza ma un incubo di manutenzione.
A Modena, ho avuto un 300ZX e, scherzi a parte, la manutenzione costava un occhio della testa. Il vento laterale era un incubo e cambiare l’olio dell’impianto di scarico era praticamente un lavoro a tempo pieno. Signori, posso solo dire che era una macchina da maniaci!
Ho guidato un 300ZX a Palermo, e se devo essere sincero, la manutenzione può essere un incubo. I pezzi sono costosi e difficili da trovare. Inoltre, l’accelerazione non è delle migliori se hai la marcia sbagliata. Ma il design è fantastico! Ah, i sacrifici per un’auto iconica.
Ricordo di aver guidato il mio Nissan 300ZX in giro per Brescia anni fa. Quel motore potentissimo fa impazzire ogni pilota, ma ecco i punti deboli: il sound del V6 a volte passa inosservato; averlo in città è un po’ una sfida a causa della notevole altezza da terra che rende difficile parcheggiare. Poi c’è quel cambio un po’ legnoso, soprattutto se sei abituato a qualcosa di più fluido. Nonostante tutto, una macchina incredibile!
A Palermo, ho avuto una 300ZX negli anni '90, ed è stata un’esperienza fantastica. Ma ci sono dei punti deboli. Ad esempio, il cambio automatico tende a patire con il tempo, soprattutto se non lo curi bene. Inoltre, i freni possono consumarsi abbastanza in fretta se si guida sempre forte. Anche l’infotainment è molto datato, proprio niente rispetto a oggi. Comunque, la guida rimane unica!
Ho guidato un 300ZX a Milano anni fa, e pur avendo un motore fantastico, ci sono stati momenti complicati. Tenere tutto in ordine era una rottura di scatole. La carrozzeria lucidavano, ma il cambio era un po’ una giungla! Comunque, roba da appassionati, no?
Nel periodo degli anni ‘90, ho avuto l’onore di guidare un Nissan 300ZX a Messina. Bellissimo da vedere, però l’affidabilità era un problema; motori che si surriscaldavano facilmente e poca manutenzione. La tenuta di strada a causa degli ammortizzatori era unica, ma ci si poteva rompere le ossa. Insomma, un esemplare di culto, ma un po’ altalenante!
Ricordo un amico a Milano che aveva un Nissan 300ZX e mi ha parlato di alcuni limiti. L’elettronica del vecchio modello tendeva a farne le spese, soprattutto col freddo milanese. L’handling è fantastico, ma la guida si fa pesante in città. Il consumo, anche se buono per un’auto di quel tipo, diventa un’ossessione quando devi fare lo slalom tra i taxi. Insomma, un bel giocattolo, ma non proprio da metro. D’altronde, chi lo compra per convenienza, no?
C’era una volta a Reggio Calabria, ho avuto il mio 300ZX che sembrava una macchina da sogno. Ma ci sono sempre stati problemi con la pompa della benzina, faceva i capricci ogni due per tre! E le guarnizioni non duravano una stagione. Però, hai la cavalleria del caballino, qualsiasi auto alternativa non si avvicinava alla guida. Peccato per i difetti tecnici, ma maestro non è solo il motore!